Perché si è vittima di gang stalking? Perché la possibilità di diventare il prossimo “bersaglio” è reale? Perché qualcuno vorrebbe inseguire proprio te? Non è qualcosa riservato alle persone importanti ? Sono queste le domande che più persone si pongono. Beh, la risposta è che, proprio come nella nostra società tutti possono avere i loro 15 minuti di fama o di successo, anche tu ora hai l’opportunità di essere nell’arena di questo orrendo gioco, messo in atto da chi ha i soldi e pensa di potersi comprare la vita altrui. E il bello è che ci riesce. E come fa? È a questa domanda che non so darmi una risposta.Come possono i soldi comprare tutto? Quale famiglia può essere così potente da riuscire, con il potere del denaro, a coinvolgere in una congiura criminale un numero così grande di persone? La famiglia del mio ex marito ha indubbiamente un potere economico immenso. E l’ha usato per corrompere tutte le persone con le quali vengo in contatto. I tentacoli di quel potere si insinuano dappertutto, sembra che nessuno possa resistere. Con dolore e delusioni mi sono accorta che tutti hanno un prezzo, che tutti sono disposti e vendere la propria dignità, la propria vita, riducendo sé stessi a strumenti di una tortura meschina e ingiusta contro una vittima indifesa.Già. Una tortura meschina e ingiusta. Tuttavia, i gruppi di stalking organizzato fingono di avere motivi nobili per etichettarti. Sei stato considerato da loro un cittadino non adatto, una persona al di sotto degli standard morali richiesti dalla società. Si nascondono dietro gruppi con nomi onesti e legali, come «Gruppo di Vigilanza del Quartiere» e simili, gruppi che ricevono finanziamenti dal Governo e da fonti private o anche dalla Chiesa.Perché mettere una persona come me in una lista del genere? Ho pensato tante cose. Forse non avevo fatto la raccolta differenziata dei rifiuti: ma sarebbe un motivo un po’ futile, potevano darmi 50 di franchi di multa. O forse è perché ho incontrato una persona che non dovevo incontrare, forse non dovevo entrare in quella discoteca e parlare con quel tizio, forse ero troppo spontanea oppure perché non appartenevo a nessuna congrega. O forse non lo so proprio, i motivi sono imperscrutabili: ma ho la sensazione che tutto questo mi è avvenuto perché ho quel qualcosa in più che dà fastidio. E non lo dico per presunzione, ma perché è così, do fastidio a chi mi ha messo nel mirino. I veri motivi non li saprò mai, forse tutto è legato al fatto che sono la madre dei futuri eredi di un impero, e hanno cercato di mettermi fuori uso. Mi dicono con questi segnali: «Non sei la benvenuta, vattene via!». E così comincerai a camminare nel running the gauntlet (sottoporre alla gogna) quotidiano, 24 ore su 24, giorno e notte sarai perseguitata.Ecco: il gruppo di sorveglianza ti sta osservando! Il gruppo che sottopone un cittadino qualsiasi a una vita di vessazioni e torture. Il tuo nome è stato passato a loro da un individuo anonimo, e la loro identità non sarà mai rivelata a te, che sei il bersaglio. Le informazioni trasmesse al gruppo non hanno nemmeno bisogno di essere verificate. L’identificatore ha forse riferito che ti lamenti troppo, o che sei uno di quegli attivisti che si mescolano alla gente comune, o un informatore, o un amico o membro della famiglia di un altro bersaglio. O forse si deve semplicemente vendicare su di te perché hai fatto arrabbiare la persona “sbagliata”. Qualunque sia il motivo, sei stato selezionato: ma il reato che ti viene attribuito non merita la tortura, che ti sarà ora somministrata per il resto della tua vita.Ovviamente questo tipo di azioni, di per sé, non sono spaventose. Tuttavia, se in un particolare giorno ci sono 10 sconosciuti che ti tossiscono intorno mentre cammini e questo accade ogni giorno, allora si può iniziare a configurare il disegno della tortura psicologica inflitta a una vittima di gang stalking. Dieci colpi di tosse al giorno significano 70 a settimana e 280 volte al mese. E poi ci sono gli altri segnali: fischi, rumori forti, e così via. Una sola vittima del gang stalking subisce migliaia di volte al mese queste azioni.Dopo essere sottoposti a questo tipo di tortura emotiva per mesi, si arriva alla fase mentale chiamata “sensibilizzazione”.